Lo scorso anno scolastico, durante un incontro con una classe, un ragazzino mi ha chiesto:

"Qual è il libro che ti ha resa più orgogliosa?"

Domanda interessante, nuova. Non facile. Stavo per rispondere il Maxitauro. Per la vicenda reale che c'è dietro, per il risultato finale, ... ma il ragazzino nel frattempo ha fatto una precisazione:

"Qual è la storia, quando l'hai finita, che ti ha fatto pensare: sono proprio orgogliosa?" 

Ecco, allora ho avuto meno dubbi e ho risposto: il prossimo romanzo.

Ovviamente a quel punto tutti ne hanno voluto sapere di più.  È un thriller, ho spiegato, i protagonisti sono due gemelli, fratello e sorella. Ci sono rumori notturni inquietanti. Forse c'è un fantasma. Ma, soprattutto, il tempo torna indietro. 

Occhi in ascolto. 

"Sì, ne sono molto orgogliosa perché mi è venuto proprio bene. E poi l'ho scritto in pochi mesi. E mi sono divertita un casino".

Il libro è uscito lo scorso giugno e si intitola Cinque giorni, con una delle case editrici che amo di più: Pelledoca di Milano.

Negli ultimi mesi ho già avuto diversi riscontri positivi, però la maggior parte dei commenti e dei complimenti è arrivata dagli adulti, quindi non vedo l'ora di tornare a scuola.