L'Orlando scrittore

Gli incontri con le scuole sul mio L'Orlando investigatore (edizioni Mimebù) continuano con mia grande gioia. E quanto è bello quando i lettori vanno oltre le investigazioni e incontrano l'Orlando più vicino a loro: quello pieno di desideri e passioni, quello che vuole fare lo scrittore.

È il caso di Sofia Marcone della classe 2 f plesso B. d'Este della Fabrizio de André di Rho, che mi ha mandato questa riflessione personale.


Ho letto con grande interesse ed empatia la storia di Orlando, ora vorrei raccontare la mia storia, dove non ci sono assassini e assassinati, ma è una storia che si incontra perfettamente con quella di Orlando.

Per anni non ho vissuto volentieri nel mio paese, non tolleravo il suo paesaggio triste e smorto, la ordinarietà schematica della vita e il suo ritmo frenetico.

Mi sono sempre considerata uno spirito libero, alla continua ricerca di stimoli, di ispirazioni e di sensazioni nuove, insomma, di tutto quello che, vivendo nella mia città, non mi è concesso fare. A poco a poco ho sentito dentro di me un vuoto incolmabile, che però, inaspettatamente, pian piano si è riempito. In un piovoso giorno del 2017, in cui il clima rispecchiava perfettamente il mio stato d’animo, ho cominciato a scrivere. Tutto era nato come un gioco, poi pensieri che da tempo erano rimasti oppressi nella mia mente, stanchi di rimanere chiusi al suo interno, sono fuoriusciti con impeto, finendo sui fogli di carta.

Col passare del tempo scrivere è diventato il mio passatempo prediletto, soprattutto nei momenti di difficoltà è la mia valvola di sfogo, perché potrei piangere, potrei urlare e disperarmi, ma nulla mi farebbe sentire meglio di quanto la scrittura faccia.

Ho scritto un romanzo anche io, ed è proprio qui che la mia storia si intreccia perfettamente con quella di Orlando. Io e lui, due adolescenti imperfetti, alle volte inquieti, alla continua ricerca di nuove occasioni, io e lui, due metà perfette, che si incontrano.

Devo ammettere che tantissime volte mi sono vergognata della mia strana passione, abbastanza impropria per una ragazzina, tantissime volte alla domanda: “Cosa ti piace fare?” non ho citato la scrittura, tantissime volte ho pensato che fosse meglio cambiare strada. Proprio grazie ad Orlando ho capito che voler essere scrittori non è strano, né tantomeno imbarazzante. Semplicemente non è per tutti e solo le persone più sensibili sono in grado di accorgersi del valore della scrittura.

Quindi, grazie Orlando!

Grazie a te, Sofia, che hai avuto voglia di aprirti e metterti in gioco, è stato un vero piacere farti conoscere Orlando.

Sempre da Rho arriva questo disegno che potrebbe diventare il logo di Monteparduzzo. Forse da regalare a un altro giovane lettore, il protagonista di un dialogo decisamente spassoso ...

«Volevo chiederle, ha mai visitato questo piccolo paese?»

«Dimmi, hai mai provato a digitare Monteparduzzo su google maps?»

«No

«Monteparduzzo non esiste, l'ho inventato io.»

Caos in aula a microfono spento, poi lui riaccende il microfono, e conclude: «Sono molto deluso

Dalla commozione alla risata, gli incontri con le scuole sono davvero un minestrone di emozioni (e qui mi capirà chi conosce bene il libro)!