La prima volta che ho avutoNocciolina tra mani ho pensato che la scelta di un formato così grande fosse perfetta, per via delle illustrazionidi Marina Cremonini: delicati acquerelli che, insieme alle vicende della protagonista, raccontano il susseguirsi del tempo, stagione dopo stagione.
Ma, a dirla tutta, è stato solo dopo la prima presentazione in libreria che ho capito davvero perché è stato fondamentale scegliere il grande formato per questo albo. I motivi sono due, e li ho scoperti grazie ai bambini e alle bambine che ho incontrato.
Per disegnare un orso ci vuole un foglio grandissimo, o anche due, e di sicuro il mio Bruno voleva starci comodo comodo dentro questa avventura, tra il letargo, i consigli appetitosi e i giochi sui prati.
La storia di Nocciolina aveva bisogno di tanto spazio, per l'amore di cui trabocca. Perché è vero che si parla della simbiosi tra la nocciolaia e il pino cembro, ma ai giovani lettori e lettrici quello che incanta è il legame amicale tra un piccolo uccellino e un grosso orso.
Insomma, ancora una volta devo ringraziare la libreria Testolinee di Manduria per l'eccellente organizzazione, e per le foto che mi fanno sembrare una bimba felice. Grazie alle numerose mamme (e l'unico papà) che hanno trascorso il pomeriggio insieme a me e alla mia fantasia. Ai bambini e alle bambine un grazie non basta, perché senza di loro queste storie non esisterebbero neanche!
Nocciolina di Lucia Giustini con le illustrazioni di Marina Cremonini
edizioni BeMore
Lettura
Laboratorio
Alcuni disegni ("gli errori qualche volta possono regalare meravigliose sorprese")