L'Orlando investigatore

Ho trascorso l'adolescenza con i film di Dario Argento e i libri di Stephen King. Ricordo ancora nitidamente l'emozione di poter vedere a 11 anni Profondo rosso, dopo un intero anno di insistenza verso i miei genitori titubanti, o la foga con cui mi cibavo de La zona morta, il libro che mi ha inesorabilmente trasformato in una lettrice. Era ovvio, scontato, inevitabile che prima o poi avrei scritto un giallo/thriller!

Forse questo romanzo è strettamente legato alle storie che inventavo a 17 anni e che filmavo con una telecamera insieme agli amici costretti a sputare salsa di pomodoro o a immergersi in una vasca da bagno con acqua e vernice rossa. Probabilmente Orlando assomiglia a qualcuno di quegli amici che con la loro cieca fiducia alimentavano la mia macabra fantasia. Oppure, invece, assomiglia a qualche ragazzo conosciuto durante i laboratori teatrali degli ultimi anni, uno di quei tredicenni testardi, creativi e appassionati che ho avuto il piacere di accompagnare su un palcoscenico.

Fatto sta che adesso il giallo è arrivato e il bello di scrivere dentro a un genere è che ti puoi divertire a metterci dentro molto altro.

Orlando investiga, alla ricerca del colpevole, ma ha anche molta paura, si confronta con i coetanei, ma anche con gli anziani del piccolo paese in cui vive. Orlando scrive, litiga, si arrabbia, è geloso, felice e turbato. Orlando vive e diventa ogni giorno un po’ più grande.

Monteparduzzo è amata e odiata, è una frazione immersa in una natura splendida, ma è troppo stretta per un ragazzo curioso e inventivo come Orlando. Tocca prendere un treno per andare in città.

Una città che nella sua stazione ti accoglie con un orologio fermo dal 1980.

Sono queste le cose che ti fanno fare un balzo al cuore, perché tra scrivere una storia e pubblicare un libro c’è una grande differenza, una differenza che passa attraverso altre professionalità, per esempio editor che ti propongono di aggiungere piccole illustrazioni a matita per ogni capitolo, o una illustratrice che disegna proprio quell’orologio lì, anche se la città in questione non è mai neanche menzionata.

L’Orlando investigatore. Il delitto di Monteparduzzo

di Lucia Giustini, con le illustrazioni di Sonia Magrini

Edizioni Mimebù