Il pozzo d'Acquapazza (parte3)

E in un attimo tutto cambia. L'atmosfera si fa pesante, la luce più cupa, un rumore sottile e fastidioso sembra giungere direttamente dalle profondità del pozzo. Lei toglie lo straccio con la scritta AMORE e lo sostituisce con un altro, altrettanto vecchio e molto più sporco. Sopra c'è scritto GUERRA.


E così Gualtiero lasciò la sua terra,

per sfidare la sorte andando in guerra.

Giunse ben presto al campo di battaglia,

e sentì subito rumore di ferraglia.

Si preparò a combattere senza un lamento,

contro un temibile esercito corpulento.

Un combattente valoroso davvero,

il nostro prode Gualtiero,

che in quattro e quattr’otto

i nemici ebbe malridotto

e vincendo l’Impero del Vento,

conquistò la prima medaglia d’argento.


E poi fu la volta del Generale Polidoro,

come combattimento un gran capolavoro.

La battaglia perdurò diverse ore,

e Gualtiero mostrò il suo valore

con la spada si destreggiava,

e il nemico continuamente infilzava

slanci saltelli e capriole,

e il Generale fu colpito al cuore.

Ebbene con la morte di Polidoro,

il nostro eroe guadagnò la medaglia d’oro.


Ma dopo questa dipartita,

la guerra certo non era finita.

Adesso infatti arriva il bello,

contro due fratelli un terribile duello.

Di sicuro il vigore di Gualtiero non langue,

non sto a dirvi quale spargimento di sangue,

una volta sconfitti Re Leandro e suo fratello

ecco il conseguimento del prezioso mantello.


Giunto al Regno della Regina Ghiottona,

la lotta state certi non abbandona

ogni movimento è assai rischioso,

contro un esercito ‘sì numeroso.

Ma Gualtiero è sempre più forte,

e non ha mai paura della morte

lui combatte con grande destrezza,

e in cuor suo la vittoria già accarezza.

Trascorrono infatti pochi minuti,

che ai suoi piedi i nemici son caduti:

sterminato l’esercito della Ghiottona,

sulla sua testa spunta una bella corona.


Gualtiero è ora pronto per lo scontro finale,

raggiunge dunque il Castello Spettrale.

Qui la guerra diventa un marasma,

un bel problema lottar col fantasma;

ma con coraggio e senza paura,

il cavalier l’impresa non abiura.

E dopo ore ed ore di colpi senza effetto,

allo smunto rivale tranciò il capo di netto.

Conquistando così il castello dello Spettro,

il buon Gualtiero conseguì il regale scettro.


Finita la guerra il vincitore aspettò il nuovo giorno,

per principiar l’interminabile viaggio di ritorno.


Mentre Gualtiero ha cambiato il suo aspetto, diventando un vero Re trionfatore, e si appresta a tornare in patria, al pozzo d'Acquapazza c'è la bella Dalila che aspetta, e aspetta.