È STATA LA MANO DI DIO

Sembra un paradosso, ma proprio il film autobiografico di Sorrentino è quello con meno ego rispetto ai suoi ultimi lavori.

La grande bellezza napoletana vince sulla grande bellezza romana, forse perché il regista ci mette più cuore e risulta più sincero. Finalmente vero cinema senza orpelli (sì La grande bellezza mi aveva deluso).

Guardatelo e troverete, in ordine sparso: passione, affetti familiari, turbamenti adolescenziali, dolore, miti, sogni e desideri, Napoli e tanto mare. Poi ci sono i colpi di genio, come quello di una sorella chiusa in bagno per quasi tutto il film, e i personaggi indimenticabili, come i genitori di Fabietto. Il talento di Servillo era già assodato ma che brava è Teresa Saponangelo?

Buon film, se non lo trovate più in sala recuperatelo su Netflix. Io ve l'ho detto.