LA STRANEZZA DI PIRANDELLO

- letteratura, teatro, cinema -

Luigi Pirandello è stato uno dei miei primi innamoramenti letterari, ai tempi del liceo. Poi ho avuto anche la fortuna di studiarlo per un esame di storia del cinema all'Università. Il rapporto di odio/amore che ebbe con il mezzo cinematografico (a partire dai Quaderni di Serafino Gubbio operatore) mi appassionò tantissimo e tra le cose interessanti che ricordo ci sono i suoi numerosi tentativi di adattare i Sei personaggi in cerca d'autore per il cinema.

Non ci riuscì, nonostante le numerose scritture e riscritture. Con suo grande rammarico.

È a questo che ho pensato durante la visione de La stranezza, il bellissimo film di Roberto Andò. Finalmente i Sei personaggi sono approdati al cinema in un modo del tutto inaspettato: con la tragedia che si fa commedia, con nuovi personaggi che si aggiungono ai Sei, con tanto teatro ma un'ottima regia cinematografica.

Mi è piaciuto tutto in questo film, dall'ambientazione ai costumi, dalla fotografia alla recitazione. Ma la cosa che ho trovato perfetta è la sceneggiatura, di Roberto Andò, Massimo Gaudioso, Ugo Chiti e, sicuramente, Luigi Pirandello in sogno a uno dei tre.