Orlando a scuola

In questo periodo sto incontrando diverse classi della scuola secondaria di primo grado dopo la lettura del mio L'Orlando investigatore. Il delitto di Monteparduzzo, alcune in presenza, altre online. Il piacere di parlare con i lettori e ascoltare le loro opinioni è sempre immenso, per uno scrittore è davvero un momento fondamentale. Leggere le riflessioni delle studentesse e degli studenti della scuola di Lagaro mi ha riempito di gioia, soprattutto perché quasi tutti hanno usato la parola semplice per descrivere lo stile della mia scrittura. Mi ha ricordato quello che dice Daniel Pennac: "Nella letteratura per l'infanzia le frasi sono meno complesse e con meno subordinate, ma proprio per questo occorre scegliere con più attenzione il vocabolario. Più sono essenziali, più le parole devono essere precise ed efficaci".

Devo dire che oltre a ragazze e ragazzi interessanti sto incontrando anche insegnanti straordinarie, almeno quanto lo sono le mie compagne di viaggio della casa editrice Mimebù.

Il giallo e il mistero sono sempre un piccolo particolare da cui partire, poi le riflessioni prendono altre vie. La recensione di Denise della seconda D (Istituto Bonecchi di Rho) è un esempio per me preziosissimo:

Penso che questo libro ci voglia far ragionare su diverse tematiche, nonostante sia concentrato su casi di omicidio. È un libro che ci parla dell'amicizia e della famiglia: della famiglia perché i genitori di Orlando sono molto protettivi nei confronti del figlio, vogliono proteggerlo dai pericoli del mondo esterno poiché non si fidano dei ragionamenti e delle osservazioni di Orlando. Leggendo questo libro sono venuti alla luce diversi sogni che caratterizzano la vita di ogni adolescente. Questo racconto fa capire che spesso noi ragazzi veniamo sottovalutati per la nostra età, ma siamo anche in grado di lottare per raggiungere i nostri obiettivi. Parla dell'amicizia, perché ci insegna che in situazioni complesse gli amici veri ci saranno sempre per sostenerci ed aiutarci a superare ogni ostacolo. Questo libro mi ha colpita per i temi affrontati in uno scenario giallo e misterioso.

Oltre alle giovani critiche letterarie, ci sono anche gli artisti nel disegno, come Samuele, sempre della seconda D, che in poco più di un minuto ha proposto la sua copertina alternativa, con quell'idea delle braccia del Monte Parduzzo, geniale.

Siamo a quattro classi di due scuole diverse, e siamo solo all'inizio!